lunedì 13 luglio 2009

Occhi freddi

Il cielo è cupo, è notte e la gente si culla fra le braccia di Morfeo, un urlo spezzato da un sopito e folle incantesimo di cristallo distrugge il silenzio, un agghiacciante e malinconico sguardo sclafisce la roccia e le pareti di una montagna, tutto scende giù, mentre la notte con il suo tempo stantio prosegue il suo stanco cammino. Gli occhi puntano al passato, a ciò che è stato e che utopia sarà, i fiumi attraversano le case, affogano gli impazienti desideri della gente, annegano se stessi in un mare infinito dove si disperdono al di là dell'immaginario. La neve scende giù come fosse marmo, la pioggia lo scalfisce e tutto diventa cenere, le strade si mutano in fango dove i sogni annaspano invano per non sparire, ma gli occhi osservano senza stupore aspettando che il vento trascini tutto via, portando con se quest'inferno che si dilaga ovunque, ma forse quegli occhi cercano solo di non vedere niente, vogliono solo spegnersi in un fremito battito di un cuore che decelera lentamente, fino a quando la vera essenza del vuoto nullo arrivi a destinazione.
VentoNotturno

Nessun commento: