venerdì 31 luglio 2009

Il mio ultimo dono

Mi chiedo dove io possa aver sempre sbagliato nel modo di fare le cose, nel modo di pormi, non so, come sempre non ci sono risposte a queste pallide domande che mi pongo. Sono ormai rimasto aggrappato ad una sola speranza di cui non conosco nemmeno nulla, seguo una meta ma non ho una destinazione precisa, mi sono totalmente perso questa volta e credo, so che nessuno può più trovarmi. Mi dico spesso ultimamente, che ad ogni scelta vi è una coneguenza, a questo punto non so se avrò voglia di far più nulla, la paura ha preso il sopravvento della mia anima e mi spavento che ad ogni cosa che io possa fare debba soffrire ancora di più, quindi mi pongo un obbiettivo, non fare più niente, almeno se soffro è solo per me e non per gli altri... Purtroppo mi sono fidato di un bambino come te e tu ti sei già costruito una nuova strada, forse quell'altro aveva ragione nel dirti che non è l'amore che cerchi ma solo il fatto di stare con qualcuno... Adesso capisco che mi sono innamorato di un bambino, io soffro ma devo porre fine a tutto ciò, come te anchio prenderò una nuova strada, anche se non so dove possa portarmi, una cosa è certa, non credo che soffrirò più con nessuno poichè non cederò mai più un pezzetto del mio cuore, lascerò che siano gli altri almeno una volta a donarsi a me... Con questo mio caro chiudo questo terribile capitolo della mia vita e tu sei quello che ha contribuito a distruggerla ancora di più... L'ipocrisia non avrà mai fine nel mondo.
VentoNotturno
Adesso spengo la luce poichè è ora di riposare..Addio dolce incubo

lunedì 27 luglio 2009

Hai

Hai creato l'illusione di un mondo quasi perfetto, hai plasmato sogni ed emozioni, hai voluto farmi sentire, ho ceduto le mie paure, ed hai trasformato tutto ciò in briciole di polvere che adesso la mia anima contiene spasmoticamente, rifiutando il gesto composto dai silenzi di attimi che non vogliono evadere, poichè l'essenza di ogni frammento è ciò che riempie i miei polmoni, perchè adesso, non rimane altro che un sapore amaro come il fiele, rimango quì a ridere senza sapere il perchè, pernotto sull'asfalto del mio essere sotto il cielo frustrato ormai da rimorsi che non sono miei, rimango quì in attesa di un eco che possa calibrare i miei sentimenti una volta per tutte...
VentoNotturno

venerdì 24 luglio 2009

Il mio sentiero

Lotto con me stesso per eliminare i miei ricordi, combatto con una grande forza che non mi abbandona, la forza di tenerti ancora dentro di me. Sto cadendo in basso, ho annientato me stesso poichè non potevo più vedermi, ho eliminato ciò che ero e adesso incombe un desiderio amorfo e privo di forma, inconsciamente vorrei tante cose, vorrei cambiare questo destino che sembra non appartenermi, vorrei creare dei cristalli dove conservare i ricordi e gettarli in mare dove riposeranno per l'eternità, vorrei cambiare il colore della mia visione, visto che tutto è così monocromatico, osservare le onde del mare senza sentire questa profonda e maliconica solitudine. Ma la solitudine è parte di me adesso e non voglio altro, mi chiedevo perchè fossi stato abbandonato, ma ora so che non ho mai fatto parte di nessuno, appartengo a me stesso e sono stato sempre mio, io sono il mio peso, il mio tormento, la mia rabbia, solo adesso l'ho capito.... La gente nemmeno si prende la briga di pugnalarti perchè non gli importa minimamente di chi sei, siamo esseri trasparenti che esistono soltanto quando gli altri ne hanno bisogno, io so che non esisterò più per nessuno e trasformerò questa forza che mi impedisce di allontanarti dal mio cuore per rialzarmi, per prendere in mano ciò che resta della mia vita e camminare da solo in questa lunga strada, una strada all'insegna del crepuscolo eterno illuminato solo dal mio rancore.
VentoNotturno

giovedì 23 luglio 2009

Il mio nome

Non c'è pane per i miei denti, non c'è sole per i miei occhi, ne dolce musica che possa rilassare il mio stanco umore, ci sono solo io che con i miei occhi guardo la gente cambiare dinnanzi ai loro corti passi. Gli occhi della gente piangono lacrime blu lasciando segni indelebili sui loro volti, gli occhi della gente parlano e gridano aiuto, i miei occhi guardano e piangono lacrime nere come il carbone, malinconia e sofferenza e mentre cerco di far smettere gli altri di versare del blu, nessuno riesce a guardare quello che i mei occhi dicono, nessuno percepisce il folle dolore che ha invaso la mia anima, solo io che alzando lo sguardo in alto tento di scorgere quel sole che ho tanto bramato in passato e che ora cerco di evitare lottando tra la voglia di tornare a vivere e quella di sprofondare nell'oscurità, sto perdendo il mio nome, sto sparendo tra il vento dei dolci e profondi respiri di amori sopiti e infranti.





E adesso non mi resta che aspettare di svanire col vento.




VentoNotturno

lunedì 20 luglio 2009

Vivere smettendo di vivere

Un gelido sussurro arriva da lontano, una fredda carezza passa per il mio viso. Quanti ormai i tempi che sono passati, quante le cose vissute, mentre la notte arriva, in un battito simultaneo scende su di me un riflesso lunare e guardando il mio braccio avvolto da esso percepisco che sono solo, solo di fronte ad un immenso devastante. Vado alla ricerca del mio tesoro consapevole che io non posso tradire me stesso e questo mi rende sicuro almeno una volta, e mentre attraverso il ponte di ghiaccio cerco di vedere cosa ci fosse dall'altra parte, ma il buio delle tenebre è troppo fitto e cammino lentamente, passo dopo passo, fecendo attenzione ai miei singoli movimenti per non cadere ancora più in fondo in quel baratro infinito. Ecco, ho capito, so dove mi trovo, sono al centro dell'oblio, nel bel mezzo della solitudine, quasi il bisogno di affetto svanisce trasformando il mio cuore in un blocco di ghiaccio con una spada conficcata dentro e il dolore si ferma, ma non cessa di esistere, io vivo e smetto di vivere allo stesso tempo, tutto si fonde in un intriso tormento di lacrime ghiacciate, lacrime che non sanno neanche di sale, il sapore l'ho perso, cammino spinto ormai solo dall'istinto, come quello di un animale, quindi vago senza meta, senza nessun preciso scopo.
VentoNotturno
Tra i ghiacci del mio sè, scioglierò goccia a goccia fino ad evaporare in fumo.

sabato 18 luglio 2009

Ala spezzata.

Speravo che tutto potesse cambiare, che i miei occhi potessero splendere di luce almeno una volta, ma mi sbagliavo, del resto la vita è questa, una fragile e folle illusione. Mentre guardo il vento andare in tutte le direzioni mi siedo sul bollente asfalto e osservo il cielo, impietrito da una paura che prima non era mia, indurito dalle circostanze che pian piano si vanno creando, il mio cuore però adesso è troppo vulnerabile, fragile come una parete di cristallo e la mia anima vola a stento con un ala spezzata. Adesso non so sinceramente cosa voglio, non credo possa esserci qualcosa che mi faccia cambiare umore, so soltanto di essere stanco, intorpidito dalle illusioni che vedo dal mattino a quello seguente. Sono costantemente deluso da tutto, deluso anche di me stesso e mi sento uno straccio calpestato da troppa gente. Un giorno staccherò la spina e mi rifarò un altra vita, aspetto solo il momento più opportuno, ma come sempre la regola che vige nella mia vita è aspettare, aspettando che qualcosa o qualcuno venga a stravolgere i miei concetti di vita.
VentoNotturno

giovedì 16 luglio 2009

Nero

Se il rumore avesse colore, sarebbe nero, se avesse consistenza sarebbe freddo, se gli potessi dare un altro nome, lo chiamerei Silenzio. Ora sono circondato da te, magnifico Silenzio, perpetua oscurità che avvolgi la mia anima in più strati di rancore, sei la musica che ascolto dal mattino alla sfinita notte, sei l'aria che ha riempito i miei polmoni, sei il cancro della mia solitudine e la morte della mia rinascita. Ogni cosa profuma di rose morte, ogni oggetto o persona diventa inanimato e il mio cuore si anima di dolore incandescente mentre le mie lacrime cercano di attenuare il fuoco che brucia le mie carni. Ed io me ne sto quì a spulciare tra le pagine della mia memoria nel vano tentativo di ritrovare i sogni che ho voluto cancellare, sto fermo quì ad aspettare qualcosa che possa sorprendermi, mentre agli altri appaio immutato o trasparente o solo in cerca di attenzione, ma non è così, io voglio solo ritrovare quello stimolo per uscire da questa stanza inondata di veleno letale che ogni giorno al mio risveglio mi uccide.
VentoNotturno

lunedì 13 luglio 2009

Occhi freddi

Il cielo è cupo, è notte e la gente si culla fra le braccia di Morfeo, un urlo spezzato da un sopito e folle incantesimo di cristallo distrugge il silenzio, un agghiacciante e malinconico sguardo sclafisce la roccia e le pareti di una montagna, tutto scende giù, mentre la notte con il suo tempo stantio prosegue il suo stanco cammino. Gli occhi puntano al passato, a ciò che è stato e che utopia sarà, i fiumi attraversano le case, affogano gli impazienti desideri della gente, annegano se stessi in un mare infinito dove si disperdono al di là dell'immaginario. La neve scende giù come fosse marmo, la pioggia lo scalfisce e tutto diventa cenere, le strade si mutano in fango dove i sogni annaspano invano per non sparire, ma gli occhi osservano senza stupore aspettando che il vento trascini tutto via, portando con se quest'inferno che si dilaga ovunque, ma forse quegli occhi cercano solo di non vedere niente, vogliono solo spegnersi in un fremito battito di un cuore che decelera lentamente, fino a quando la vera essenza del vuoto nullo arrivi a destinazione.
VentoNotturno

giovedì 9 luglio 2009

Rigetto

Ecco, il vuoto è diventato pienamente nullo, lo sterile ha perso anche la sua sterilità. Un fiume attraversa le mie mani scarne e pallide mentre i miei occhi non smettono di tacere io mi accorgo di essere morto, guardo tutto con estrema stanchezza, anche nei miei sogni colmi di fiamme ardenti e fredde non smetto di versare il mare. Vorrei gettarmi tra le onde e sparire dal mondo, vorrei sprofondare nel più profondo degli abissi... pare solo che questo desiderio si stia avverando, il desiderio di bramare l'oscurità mentre il mio corpo rigetta nervosamente la sua anima invisibile. Non ho rancore ormai verso nessuno, solo maledizioni incise sulle pagine della mia memoria, pagine che non oso strappare poichè sono il fluido ricordo di un tempo vissuto sorridento egregiamente sotto il sole, che scaldava il mio cuore ormai gelato dal freddo che il vento ha gettato su di me.
VentoNotturno

lunedì 6 luglio 2009

Io riesco ad emozionarmi realmente

Ho camminato per le vie di Palermo questa sera, ero da solo ma non c'era malinconia, non c'era rabbia, odio, ne frustrazione, soltanto quella sensazione di pace così ambigua di cui non riuscivo a capirne il motivo. C'era tanto silenzio fuori, c'era troppo silenzio dentro di me e mentre asciugavo il mio volto inumidito ho guardato le stelle e in me è rinato qualcosa, qualcosa che stavo perdendo, l'emozione che si ha guardando quell'infinito tanto misterioso quanto affascinante.
"Coloro che non riescono a vedere oltre l'infinito, non sono degni di capire quale sensazione si possa provare, quel brivido che ti attraversa la schiena, quella lacrima che può farti versare tanto mistero"
Se guardo ancora lì ho voglia di chiudere gli occhi e sognare di essere tra le stelle a contemplare che l'importante nella vita è sentire, provare, credere in qualcosa che va oltre le apparenze di tutti i giorni, qualcosa che entri dentro di te, che ti lasci un segno indelebile. Adesso sento che il mio spirito comincia nuovamente a volare, ma non per merito altrui, ma per la mia forza seppur flebile. Chi non ha saputo vedere tutto quello che ho dentro, non capirà mai il significato di queste parole, ma io non cancello i ricordi, io mi nutro di essi bramando quella sensazione di libertà che molti si ostinano a non volere. Se mi dovessi perdere definitivamente dentro l'oblio, con un dito disegnerò una stella, una luce che mi farà da guida per tornare nella mia fortezza e li i miei occhi smetteranno di versare malinconia.
VentoNotturno

giovedì 2 luglio 2009

Flebile sorriso

Ho smesso di sognare, questo è il segno dell'abbandono? Non so, ma nelle lenti riflesse dei miei occhi rivedo il momento in cui dolcemente accarezzavo quei tuoi capelli, rivivo il momento di quella magica notte sul mio terrazzo mentre ci baciavamo sotto la luna, oppure quella volta che sotto ad un cielo nero e coperto dalle nuvole si formò un varco dalla forma di un cuore. Dentro di me sta morendo quella sensazione di pace, ma basta alzare gli occhi verso il cielo e provo quel malinconico e dolce tepore di averti ancora accanto. Come scrissi una volta in una canzone " Il calore del freddo di te su di me" Provo questo adesso un freddo gelido che mi scioglie l'anima. Non avrei mai voluto rompere tutti i contatti con te, ma è l'unico modo per me di provare ad andare avanti. Tanto non te ne importa nulla di ciò che abbiamo vissuto... così come sei rimarrai sempre appeso a quel filo fragile e sottile di un ricordo del tuo tormentato passato, questo mi dispiace, ma soprattutto fa male che io per te sia stato quella sorta di rimpiazzo... Ora cercherò di vivere con più criterio, voglio andare avanti, anche se lo farò nascondendo ciò che sento sotto un sorriso flebile. Ti vorrò bene odiandoti.
VentoNotturno