Un gelido sussurro arriva da lontano, una fredda carezza passa per il mio viso. Quanti ormai i tempi che sono passati, quante le cose vissute, mentre la notte arriva, in un battito simultaneo scende su di me un riflesso lunare e guardando il mio braccio avvolto da esso percepisco che sono solo, solo di fronte ad un immenso devastante. Vado alla ricerca del mio tesoro consapevole che io non posso tradire me stesso e questo mi rende sicuro almeno una volta, e mentre attraverso il ponte di ghiaccio cerco di vedere cosa ci fosse dall'altra parte, ma il buio delle tenebre è troppo fitto e cammino lentamente, passo dopo passo, fecendo attenzione ai miei singoli movimenti per non cadere ancora più in fondo in quel baratro infinito. Ecco, ho capito, so dove mi trovo, sono al centro dell'oblio, nel bel mezzo della solitudine, quasi il bisogno di affetto svanisce trasformando il mio cuore in un blocco di ghiaccio con una spada conficcata dentro e il dolore si ferma, ma non cessa di esistere, io vivo e smetto di vivere allo stesso tempo, tutto si fonde in un intriso tormento di lacrime ghiacciate, lacrime che non sanno neanche di sale, il sapore l'ho perso, cammino spinto ormai solo dall'istinto, come quello di un animale, quindi vago senza meta, senza nessun preciso scopo.
VentoNotturno
Tra i ghiacci del mio sè, scioglierò goccia a goccia fino ad evaporare in fumo.
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