giovedì 9 luglio 2009

Rigetto

Ecco, il vuoto è diventato pienamente nullo, lo sterile ha perso anche la sua sterilità. Un fiume attraversa le mie mani scarne e pallide mentre i miei occhi non smettono di tacere io mi accorgo di essere morto, guardo tutto con estrema stanchezza, anche nei miei sogni colmi di fiamme ardenti e fredde non smetto di versare il mare. Vorrei gettarmi tra le onde e sparire dal mondo, vorrei sprofondare nel più profondo degli abissi... pare solo che questo desiderio si stia avverando, il desiderio di bramare l'oscurità mentre il mio corpo rigetta nervosamente la sua anima invisibile. Non ho rancore ormai verso nessuno, solo maledizioni incise sulle pagine della mia memoria, pagine che non oso strappare poichè sono il fluido ricordo di un tempo vissuto sorridento egregiamente sotto il sole, che scaldava il mio cuore ormai gelato dal freddo che il vento ha gettato su di me.
VentoNotturno

Nessun commento: