Era li fermo che stringeva quella mano, guardava i suoi occhi così profondi che riusciva a sentire l'immenso vicino a se, la gente camminava, mormorava, ma lui non faceva minimamente caso a niente era perso in quello sguardo colmo di emozioni. Sfiorandogli le labbra con un dito avvicinò le sue, i due respiri sussurravano all'unisono chiedevano l'uno dell'altro come un bisogno primario, come la necessità di respirare e niente attorno a loro avrebbe potuto distruggere quel momento, era come se non ci fosse nessuno che li circondasse, un mondo nuovo, un luogo colmo di battiti, sospiri e silenzi, i suoi occhi parlavano, dicevano tante cose eppure quel pizzico di malinconia si faceva sentire, quella paura che aveva di cadere nuovamente nel baratro delle delusioni, chiudendo gli occhi non volle pensarci, decise solo di vivere quel momento, quel presente che gli si poneva di fronte. Sfuggì un abbraccio ai due, un abbraccio che li fece librare a mezz'aria, quasi come se stessero in paradiso, tra le nuvole, nell'immensità illuminata dal pulsare del sole e delle stelle, un abbraccio che egli desiderava tenere per sempre. Aprendo gli occhi lui, si rese conto di essersi svegliato da un sogno malinconico, un sogno che avrebbe voluto fare per l'eternità, un sogno da cui non si sarebbe voluto mai svegliare, eppure era li, con le lacrime agli occhi, con quel viso stanco che raccontava una storia intrisa di malessere. La vita come gli si prostrava ogni giorno era piatta, monotona e assente di sorprese, ogni sera guardava la luna, quella luna che forse una notte gli avrebbe regalato un altro sogno come quello. Aveva soltanto bisogno di un dolce abbraccio, sincero e privo di falsità, un bacio, una parola, un sorriso che lo avrebbe fatto sentire vivo per la prima volta. "Dove sei?" chiese tra se e se, con gli occhi attraversati da gocce salate, "Dove mi porterai?" chiese nuovamente nei suoi pensieri, "Quando arriverai?". Sdraiandosi nel suo duro e freddo letto, abbracciò forte a se quel cuscino, avvolto dal suo stesso pianto, si addormentò coperto da quella lieve e fredda luce che la luna gli rifletteva...
VentoNotturno
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