la città era dolcemente addormentata nel buio della notte, non un suono si udiva, solo il vento sfiorare una ad una le foglie degli alberi. Una sola lieve luce si poteva scorgere nella profonda oscurità, una finestra, un bagliore giallastro da essa, una camera, una candela accesa e li seduto su di una sedia lui, le sue dita accarezzavano quello strumento, i tasti di un pianoforte, li sfiorava, riusciva a sentire dentro di se la melodia , dentro di lui c'era una festa di musica, di sentimento, dolore, gioia. E fu a quel punto che egli si decise di premere il primo tasto, il suono si udì in tutto il vicinato, era dolce, già solo una nota e per lui era immenso ciò che provava, uno spiraglio di vento entrò nella camera toccando silenziosamente la fiammella , spegnendola, ma lui continuò con un altro tasto, non gli importava di ciò che lo circondava poichè era in compagnia dell'unica cosa fedele rimastagli, la musica.
VentoNotturno
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