Ora che non ci sei, spengo l’ultima sigaretta ormai essiccata da quello stato di confusione in cui mi ritrovo.Ora tu andrai via lo so, ma io rimarrò qui davanti a delle rotaie di una stazione malinconica ed intrisa di ciò che rimane di te dentro me. Non è stata colpa mia, ho seguito i tuoi occhi attraenti come il metallo attratto da una calamita, ho creduto alle tue labbra, ho ceduto a quello che credevo tu fossi. Ma più le ore passano, più tu mi dimostri quello che di me non hai saputo cogliere ne voluto capire, hai solo seguito la tua bramosa ricerca di sentire che non hai visto i miei di sentimenti, li hai portati via con te, lasciando questo immenso spazio vuoto nel mio petto che ora brucia di sgomento, rabbia, angoscia, frustrazione, malinconia. Sono ormai ricoperto di te e nemmeno posso lavare la mia pelle per farti scivolare via, ma devo alzarmi, so che la vita è spesso deludente, mi alzerò e sorriderò andando avanti, solo con quel ricordo che rimane inciso sulle mie braccia che si cicatrizzerà rimanendo per l’eternità.
Vento Notturno
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